Le dinamiche e le regole della rottamazione per accedere al Bonus Elettrodomestici 2025 e perché è essenziale seguire correttamente il processo.
Il Bonus Elettrodomestici 2025 si presenta come una misura molto attesa dai consumatori italiani, desiderosi di sostituire i loro vecchi apparecchi con modelli più efficienti dal punto di vista energetico. Tuttavia, ottenere questo contributo di massimo 200 euro non è un processo automatico o semplice incentivo all’acquisto. È strettamente legato alla rottamazione obbligatoria di un elettrodomestico della stessa categoria, ma con una classe energetica inferiore.
Questo requisito, introdotto dalla legge 207/2024 e regolamentato dal decreto del Ministero delle Imprese del 3 settembre 2025, ha un duplice obiettivo: promuovere il risparmio energetico e incentivare il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici.

La procedura di rottamazione come condizione per il bonus
Per usufruire del Bonus Elettrodomestici, i consumatori devono acquistare un elettrodomestico Made in UE che rientri nelle categorie ammesse, come lavatrici, forni e frigoriferi, rispettando la classe energetica minima stabilita dal decreto. La condizione chiave è la rottamazione di un elettrodomestico analogo con prestazioni energetiche inferiori. Questo apparecchio deve essere conferito presso un punto vendita o un centro di raccolta autorizzato al momento dell’acquisto. È poi compito dell’esercente attestare, tramite una piattaforma digitale gestita da Invitalia, l’avvio al corretto smaltimento secondo il sistema RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Senza questo passaggio fondamentale, nonostante il rispetto di tutti gli altri requisiti, il bonus non può essere erogato.
I controlli e le conseguenze della mancata rottamazione
L’intero processo di concessione del bonus è monitorato attraverso una piattaforma telematica che consente a INPS, Agenzia delle Entrate e RAEE di verificare l’autenticità delle richieste e il rispetto delle condizioni necessarie. Gli esercenti devono conservare tutta la documentazione relativa agli acquisti, inclusi i moduli di conferimento e rottamazione. Nel caso in cui emergano irregolarità o dichiarazioni false, il consumatore rischia la restituzione del bonus e l’esclusione dal programma. La rottamazione, oltre a essere un obbligo normativo, è anche un’azione importante dal punto di vista ambientale, poiché previene l’abbandono indiscriminato di vecchi elettrodomestici e favorisce il riciclo dei materiali.
Un’opportunità di risparmio legata a un comportamento responsabile
Il Bonus Elettrodomestici 2025 offre ai consumatori un’opportunità concreta di risparmio, con uno sconto del 30% fino a 200 euro. Tuttavia, questo vantaggio è strettamente legato a un comportamento responsabile. Prepararsi con anticipo, identificare l’elettrodomestico da sostituire e conservare tutta la documentazione necessaria sono passi essenziali per assicurarsi di poter beneficiare del bonus. La rottamazione di un vecchio apparecchio non è solo un requisito burocratico, ma un elemento fondamentale per l’accesso al beneficio economico e per promuovere una gestione sostenibile dei rifiuti elettronici.
Riproduzione riservata © 2025 - LEO
ultimo aggiornamento: 6 Ottobre 2025 9:49